Natale ad Arezzo

Avete in programma di visitare la Toscana durante il periodo natalizio?

Arezzo è probabilmente la scelta migliore per Lei!

Dov'è Arezzo?

Arezzo (Arretium in latino, Aritim in etrusco) , capoluogo dell'omonima provincia in Toscana., è conosciuta nel mondo come Città della Giostra del Saracino, dell'oro, di Francesco Petrarca e di Guido Monaco inventore della notazione musicale, fu anche sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa.

La città di Arezzo è situata nella parte nord della Valdichiana, e il territorio del comune è molto ampio e vario: si passa dalla pianura della Val di Chiana, alle colline, a Sud della città, a zone montuose, soprattutto ad Est. Sorse in epoca pre-etrusca in una zona abitata fin dalla preistoria, e fu poi una delle principali città etrusche insieme a Cortona, Chiusi e Orvieto. E' famosa anche per la battaglia tra guelfi e ghibellini di Campaldino (1289), avvenuta nei pressi di Poppi, alla quale partecipò anche Dante Alighieri per la parte guelfa.

La Città di Natale di Arezzo

Da qualche anno, precisamente quattro, la fiorente e antica città di Arezzo vede animate le viuzze del suo centro storico non solo dalla suggestiva fiera antiquaria ma anche, nel periodo che va circa dalla metà di novembre a Santo Stefano.

Dai mercatini di Natale in tipico stile tirolese: stand gastronomici e di prodotti provenienti dal Nord Italia e non solo infatti adornano con una cornice di piccoli banchetti in legno e una caratteristica baita la piazza principale, Piazza Grande, dando un tocco di magia e autentico spirito natalizio in vero stile nordico!

I visitatori potranno ammirare trentaquattro stand che restano aperti al pubblico tutti i giorni e formano il grande Villaggio Tirolese. A gestire le bancarelle alcuni operatori tirolesi doc, veterani dei Mercatini natalizi, che si sono uniti per esportare il fortunato format in Italia. Si tratta di operatori del settore provenienti da Trento, Merano, Bolzano e provenienti dai mercatini natalizi europei (Rasp, Thun, Alpidee, Amadeus). Ad Arezzo portano le loro piccole e graziose casette di legno per la vendita di prodotti alimentari e artigianali tipici del Tirolo italo-austriaco: stelle alpine, pantofole in lana cotta, morbidi peluche, tovagliato tirolese, gioielli e bigiotteria, palline e altre decorazioni natalizie per la casa, candele, tazze e teiere, manufatti di legno oltre a speck, brezen, strudel, liquirizie, cioccolato e altre specialità come i famosi spatzle e i panini con il formaggio fuso e le migliori birre del Tirolo.

Novità dell'edizione 2019: due baitine dedicate alla degustazione di birre e dolci tirolesi. Si potrà assaggiare lo Strauben e il Kaiserschmarrn e gustare cioccolata calda o il caretteristico sidro di mele. Presente inoltre il Christmas Garden con gli abeti, le piante. i cesti natalizi e gli scultori del legno impegnati nel lavoro di intaglio.

Tradizioni natalizie in Toscana

Il calendario è così scandito: la Vigilia di Natale del 24, la cena che, come tradizione vuole, non prevede carne, il pranzo di Natale del 25 e gli avanzi il 26! Poi vi è il detto “l’Epifania tutte le feste si porta via!”, per dire che con il 6 gennaio si chiude ufficialmente il periodo delle festività. Ma cosa si mangia di buono in questi giorni? 

Un menù tipicamente e prettamente toscano per il giorno di Natale avrà come prima portata i classici crostini di fegatelli, rivisitati con variazioni sul tema a seconda delle ricette di famiglia, come ad esempio un paté puro di fegatini di pollo o un mix di fegatini, milza ed altro. Alcune volte il pane viene tostato, altre invece inzuppato nel brodo per ammorbidirlo - oppure, come mi ha rivelato Enrica, per le occasioni speciali prima tostato e poi inzuppato (solo la crosta) nel vin santo, prima di essere spalmato con il paté di fegatelli. 

Seguiranno poi i famosi cappelletti o tortellini in brodo di cappone, per poi avventurarsi in un caldo arrosto o un misto di carni arrosto insaporite con rosmarino, salvia ed aglio, di solito pollo, o faraona, se non addirittura qualcosa di più particolare come il tordo o il piccione, entrambi considerati, oggi, una rara delizia toscana insieme ai fegatelli di maiale. Patate arrosto o al forno sono ovviamente il contorno prediletto!

Nonostante i dolci natalizi siano quasi prettamente di derivazione senese, sono consumati anche sulle tavole aretine: a partire dal panforte, un dolce "compatto" con frutta candita e noci, e dai ricciarelli, ovvero biscotti fatti con pasta di mandorle e zucchero fino ad arrivare ai cavallucci, un biscotto di consistenza piuttosto dura con un accentuato sapore di anice, mischiato con noci finemente tritate e frutta candita. Non possono mancare cantucci e vinsanto e gli immancabili torrone, panettone e pandoro.

Per saperne di più sul Natale di Arezzo, visita qui per vedere il sito ufficiale.